Buon Compleanno Mondo 


E’ stato un anno nel mondo a tratti devastante, ma ci ha visto tutti molto più consapevoli.
È stato un anno politicamente confuso incerto e aggressivo, ma ci ha visto tutti più partecipi.

Un anno di attentati che ha reso più chiari i non confini, un anno di bufale e polemiche e webbeti, che ha stimolato il pensiero di molti assopiti.

Un anno scombussolante con continue scosse di assestamento, un movimento continuo dal pensiero all’ azione, che ci ha tenuto tutti più emozionati. 

È’ stato un anno nel mondo a tratti devastante. È’ stato un anno nel mondo a tratti meraviglioso.

Buon Compleanno Mondo

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CambiaMenti

Quando desideri veramente qualcosa non perdi piu’ la testa,la testa la perdi quando sei perso tu a cercar quel che sei. Quando sai veramente ciò che desideri la testa finalmente rimane salda al suo posto mentre la tua mente ….viaggia . 
Cambiamento di prospettiva ..

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Roma

“Esiste l’amore finche’ dura e la citta’ finche’ non crolla” scriveva Erri De Luca

Custode dei miei sogni di ragazza,

imponente respiri lontana.

Raggiunta vissuta e abbandonata.

Manchi nella mia vita oggi che e’ tornata la voglia di sognare. 

Roma!  

 

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Anche con lo zoppo si può non zoppicare…(o almeno ci provo)

 Loano, 2 aprile 2016

 Il punto ogni tanto ci vuole per ricordarsi che mentre tutto scorre la differenza esiste e la facciamo noi ogni giorno.

La differenza esiste: mentre Facebook continua le sue evoluzioni tecnologiche, una ministra si dimette perché scoperta a incularci e c è’ chi si complimenta per la correttezza di essersi dimessa, c è’ un referendum e che sia un si un no o scheda nulla, non si pensa più a che che cosa sia il referendum, al potere e privilegio che abbiamo come cittadini democratici di partecipare a una scelta, a chi non ce l’aveva e che lotte fece anche per noi; so per certo che stando vicino agli zoppi si può non imparare a zoppicare se no la sarei da un pezzo, ma quanta fatica si fa a volte a ingoiare piccole umiliazioni e offese sessiste ogni giorno nella vita quotidiana e sul lavoro in un piccolo paese, figuriamoci se si amplificano alle ingiustizie piu grandi. Invecchio e spesso reagisco con meno ottimismo ma continuo a credere che la giustizia prima o poi esploderà sui coerenti su chi ha resistito a camminare dritto prendendosi in spalla all’ occorrenza amici e colleghi anche quando qualche zoppo prova a convincerti che devi imparare ad andare zoppo anche tu perché il mondo è’ zoppo. Vedo persone che credevo avere valori di solidarietà andare ingenue alla deriva della più confusa incoerenza modaiola senza che si accorgano delle brutte figure che fanno con chi ha creduto in loro, eppure mentre anche il mondo non se la passa tanto bene, tutto questo rende ancora più ferme le mie certezze e fa risplendere di una luce assolutamente unica chi resiste, chi fa la differenza, chi difende il più debole, chi cerca di conoscere meglio quello che non sa, chi e’coerente, chi non è’ un opportunista e arrivista ,chi non è’ una meteora dell’ interesse egoistico , chi c è’, chi non tace rendendosi complice, chi è’ coraggioso chi è’ migliore ma umile, migliore degli zoppi e migliore di me.

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Meno male che a Natale non siamo tutti più buoni

image.jpegMeglio essere umani e ammettere che non è’ possibile essere buoni sempre e non con tutti. 

Meglio provare ad essere giusti con se stessi e gli altri, coerenti e leali.

Malleabi in un mondo troppo duro .

Duri in un mondo troppo malleabile.

Magari a Natale basterebbe provare a pensare a come  essere umanamente migliori e sarebbe già un bel traguardo : il traguardo dell’ inizio di un percorso.

#cambiarelefoglieemantenereleradici

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Dalla padella alla brace!

‪#‎dallapadellaallabrace‬
‪#‎controcorrente‬
‪#‎nochiusialcontrario‬
Sapevo sarebbe successo, ognuno e’ abituato a vedere con i propri occhi, ad avere le convinzioni per cui ogni giorno si batte, per cui ormai ogni punto di vista e’ parziale e in parte “di parte”; sulla scia delle proprie posizioni e delle influenze incondizionate e naturali, non vedere più altro e’ comprensibile, hai sudato tanto e fai nicchia con le tue idee e chi ha le idee come le tue. Difficile rimanere anche equi e oggettivi . La realtà globale e’ diversa da quella che crediamo di vedere di primo impatto, ci sono mille sfaccettature per ogni singolo caso e situazione, attaccare a priori, velocemente una categoria che siano giornalisti, politici, amministratori, fotografi, imprenditori, sindaci e’ sempre poco costruttivo. Ognuno fa il proprio lavoro, e come ogni persona al mondo, c’è’ chi e’ in grado e chi no. Io non ho mai sopportato il tutti contro uno a priori, a me piace chi esce dal coro e riesce ad andare oltre. Io spero di non diventare una pecora partigiana cieca arroccata sulle mie idee. E Oltre il fatto di continuare a lamentarsi di una Italia che… Di categorie che… spero che ognuno faccia bene il proprio, sarebbe già molto, moltiplicato per tanti!…Di cose buone ce ne sono eccome, anche se esiste il confronto e ci sono sempre stati gli ignoranti i razzisti, i finti colti e gli incapaci (che sempre ci saranno). Cio’ non toglie che siamo in un paese libero democratico e pieno di potenzialità. Mi meraviglio di chi dice il contrario a questo punto, perché è’ caduto ignaro nella trappola del banalismo e del qualunquismo. Perché non si accorge che predica bene e razzola male non sapendo andare a vedere oltre il suo naso o i post su facebook della sua ristretta cerchia di amici o il giornalino di quartiere. Il nostro paese e’ molto di più, e ognuno ne e’ parte attiva, basta lamentarsi, additare e alimentare un inconscio leitmotiv , una cantilena, un far sentire le persone impaurite in un paese corrotto razzista e dove siamo tutti banderuole poco informate. Questo e’ il primo passo per

tessere una dittatura e cadere #dallapadellaallabrace148978_366384013458429_2080185661_n

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non è un ring

Dedicato a chi è’ stanco dei luoghi comuni aggressivi: sia pro o contro la tematica immigrazione visti gli sfaceli degli ultimi fatti, il preludio di altrettante amplificazioni di fazioni e’ allarmante, mi sembra una partita di ping pong del luogo comune. Ormai le si sono dette tutte sia a difesa che a discapito. Credo sia venuto il momento di fermarsi un attimo perché non è’ un prender parte a una tifoseria e risulta a chi legge estremamente banale e vittimistico ogni commento davanti a certi fatti . Credo che intimamente ognuno nella propria coscienza possa in qualche modo più che dire (e le abbiamo dette e sentite tutte) magari cogliere l’occasione per rifletterci su, non sui migranti, ma su di noi, sul grado di tolleranza e umanità che uno possiede di fronte a un fatto, e magari un fatto che si fa sempre più concreto e vicino. E’ una bella prova per tutti mettersi un po’ in gioco anche contro le proprie paure. Io credo che siamo tutti molto più umani di quello che a volte per mancanza di capacità comunicative spesso sembriamo. Perché l’ umanità e’ ragione ma è’ anche istinto. L’istinto non è’ mai un luogo comune ma e’ l’intimo di ognuno che si lascia andare alle emozioni. Io ci credo, non lasciamoci fare il lavaggio del cervello, c’è’ molto più buono di quanto purtroppo non si dica o non si abbia tempo di dire e vedere, eppure farebbe notizia parlarne e sarebbe una bella terapia per tutti che stiamo finendo a inferocirci di commenti come su un ring.10462995_10204261091188039_1881605147788630704_n

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Partigiani per definizione.

Il mio 25 aprile anno 2015:

Un po’ meglio capisco oggi cosa possa voler dire essere liberati da una dittatura, vedo chi la rifugge in ogni modo quasi ogni giorno.

Un po’ meglio capisco quanto siamo stati fortunati e ringrazio un paese straniero che ha contribuito ad aiutarci. 

Oggi il 25 aprile ha un sapore molto attuale, capisco meglio quanto sono stati coraggiosi certi uomini a lottare per tutti, si chiamava resistenza, erano andati oltre l’ indifferenza, si erano schierati da una parte …una parte partigiana. 

E poi hanno liberato tutti anche gli indifferenti … Un gran bel regalo che abbiamo mantenuto negli anni. 

Mi piace vedere il bicchiere mezzo pieno e sono partigiana per definizione.

Buona liberazione Mondo 🌍

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Mondovisioni senza confini

La più grande vittoria della comunicazione e’ riuscire a trasmettere il messaggio attraverso la propria storia: Alaa e la sua rivoluzione da Chicago alla Siria grazie ai social, i minatori di Marmato in Colombia, la genialità di Araon Swartz , i viaggiatori di giorni di speranza, Jose Antonio Vargas americano senza documenti. La realtà intima dei
propri racconti e delle esperienze vere diventa un esempio. Un esempio da seguire un aspetto della realtà che fai più tua e la riesci meglio a capire a integrare nella tua realtà oltrepassando i confini.

Più ci si avvicina, più ci si conosce, più ci si capisce.

Si capisce che siamo tutti un po’ clandestini quando la storia insegna che l’ immigrazione e’ sempre esistita ,che la divulgazione della conoscenza tramite i mezzi di comunicazione può salvare delle vite e fare delle grandi battaglie etiche e civili, che varie ondate migratorie nei tempi siano state fatte per colonizzare una terra con la presunzione di avere il potere su un’altra etnia innescando a seguire una guerra fisica e psicologica come la decolonizzazione .

Si capisce che chi arriva da profugo,clandestino , illegale su barche fatiscenti nel mediterraneo, non arriva dal mare #daquinondalmare, ma arriva dalla guerra o dall’ estremo pericolo . Storie racconti forti ma veri della rassegna cinematografica Mondovisioni di Internazionale, organizzata da Find the Cure, appena terminata quest’anno, che mi hanno dato spunti di consapevolezza per poter meglio trasmettere quelli che sono

e saranno i miei messaggi #nonlasciamociappiattire

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